Condono o sanatoria su immigrati

L’afflusso degli immigrati clandestini in Italia è stato oggetto di molte attenzioni negli ultimi anni. La politica infatti è da diverso tempo che sta cercando di regolarizzare e controllare l’arrivo di persone extracomunitarie e, complice la pandemia da Covid-19, ci saranno importanti novità.

È in arrivo una nuova sanatoria sulla regolarizzazione degli immigrati, complice la situazione molto delicata soprattutto per i diversi braccianti irregolari. Per ora si parla di un nuovo decreto che coinvolgerebbe quasi 600mila clandestini. Ma cos’è una sanatoria? Si tratta di un atto amministrativo o legislativo che elimina qualsiasi ripercussione per la violazione della legge. La sanatoria non fa altro che rendere legale tutto quello che in precedenza era considerato illegale, infatti ha un effetto retroattivo, come conferma l’Avvocato Pitorri di Roma

Nell’edilizia e negli ambiti finanziari la sanatoria viene utilizzata frequentemente: l’esempio più lampante è quando un cittadino costruisce un edificio senza le dovute autorizzazioni e grazie ad una sanatoria, riesce ad ottenere una concessione a posteriori. Questo fa intendere che la costruzione effettuata dal cittadino è conforme a tutti gli strumenti urbanistici necessari, come le norme in fatto di sicurezza, impatto ambientale e via dicendo. Gli abusi edilizi invece non possono in alcun modo godere di una sanatoria, poiché esse violano diverse regole, come ad esempio quelle antisismiche. Come afferma l’avvocato Pitorri, c’è ancora molta confusione tra condono e sanatoria: la prima infatti è possibile solo grazie ad una legge speciale e si applica in automatico, mentre la seconda è solo su richiesta esplicita. Grazie a queste due metodologie, i cittadini potranno evitare conseguenze penali di un possibile abuso edilizio. 

In ambito fiscale, si ricorre alla sanatoria quando un contribuente non ha pagato determinate prestazioni, anche se l’Unione Europea ha inserito diverse regole. Le sanatorie fiscali sono concesse per piccole somme, anche perché è raro che questo atto cancelli interamente il debito: solitamente vengono eliminate le voci riguardanti more ed interessi. Le cartelle di pagamento possono essere anche soggette ad una sanatoria, come dimostra l’ultima che riguarda i ruoli affidati ad Equitalia, dal 2000 fino al 2016, che è più conosciuta come “definizione o rottamazione agevolata dei ruoli”. 

In materia di immigrati irregolari invece l’ultima sanatoria risale al 2012: essa grazie al permesso di soggiorno per attesa occupazione, permette l’archiviazione di possibili procedimenti penali o amministrativi tutte completamente a carico del lavoratore immigrato. In altre parole, se viene rifiutata la domanda di una sanatoria, invece che chiudere completamente il caso, il lavoratore sarà convocato presso lo sportello unico per il ricevimento del permesso per attesa occupazione. I requisiti per richiedere la sanatoria sono identici:
– pagamento di mille euro come contributo fisso per il datore di lavoro;
– il lavoratore è presente in Italia dal 31 dicembre 2011.

Il discorso è leggermente diverso per le badanti: loro dovranno disporre almeno dell’attestazione del medico di famiglia di necessità di assistenza, che in seguito sarà una prova sufficiente per dimostrare la continuità dell’assistenza. In questo momento si è in attesa della sanatoria regolarizzazione immigrati 2020, che con molta probabilità, sarà inserita nel decreto Cura Italia bis.

Condono o sanatoria su immigrati

L’afflusso degli immigrati clandestini in Italia è stato oggetto di molte attenzioni negli ultimi anni. La politica infatti è da diverso tempo che sta cercando di regolarizzare e controllare l’arrivo di persone extracomunitarie e, complice la pandemia da Covid-19, ci saranno importanti novità.

È in arrivo una nuova sanatoria sulla regolarizzazione degli immigrati, complice la situazione molto delicata soprattutto per i diversi braccianti irregolari. Per ora si parla di un nuovo decreto che coinvolgerebbe quasi 600mila clandestini. Ma cos’è una sanatoria? Si tratta di un atto amministrativo o legislativo che elimina qualsiasi ripercussione per la violazione della legge. La sanatoria non fa altro che rendere legale tutto quello che in precedenza era considerato illegale, infatti ha un effetto retroattivo, come conferma l’Avvocato Pitorri di Roma

Nell’edilizia e negli ambiti finanziari la sanatoria viene utilizzata frequentemente: l’esempio più lampante è quando un cittadino costruisce un edificio senza le dovute autorizzazioni e grazie ad una sanatoria, riesce ad ottenere una concessione a posteriori. Questo fa intendere che la costruzione effettuata dal cittadino è conforme a tutti gli strumenti urbanistici necessari, come le norme in fatto di sicurezza, impatto ambientale e via dicendo. Gli abusi edilizi invece non possono in alcun modo godere di una sanatoria, poiché esse violano diverse regole, come ad esempio quelle antisismiche. Come afferma l’avvocato Pitorri, c’è ancora molta confusione tra condono e sanatoria: la prima infatti è possibile solo grazie ad una legge speciale e si applica in automatico, mentre la seconda è solo su richiesta esplicita. Grazie a queste due metodologie, i cittadini potranno evitare conseguenze penali di un possibile abuso edilizio. 

In ambito fiscale, si ricorre alla sanatoria quando un contribuente non ha pagato determinate prestazioni, anche se l’Unione Europea ha inserito diverse regole. Le sanatorie fiscali sono concesse per piccole somme, anche perché è raro che questo atto cancelli interamente il debito: solitamente vengono eliminate le voci riguardanti more ed interessi. Le cartelle di pagamento possono essere anche soggette ad una sanatoria, come dimostra l’ultima che riguarda i ruoli affidati ad Equitalia, dal 2000 fino al 2016, che è più conosciuta come “definizione o rottamazione agevolata dei ruoli”. 

In materia di immigrati irregolari invece l’ultima sanatoria risale al 2012: essa grazie al permesso di soggiorno per attesa occupazione, permette l’archiviazione di possibili procedimenti penali o amministrativi tutte completamente a carico del lavoratore immigrato. In altre parole, se viene rifiutata la domanda di una sanatoria, invece che chiudere completamente il caso, il lavoratore sarà convocato presso lo sportello unico per il ricevimento del permesso per attesa occupazione. I requisiti per richiedere la sanatoria sono identici:
– pagamento di mille euro come contributo fisso per il datore di lavoro;
– il lavoratore è presente in Italia dal 31 dicembre 2011.

Il discorso è leggermente diverso per le badanti: loro dovranno disporre almeno dell’attestazione del medico di famiglia di necessità di assistenza, che in seguito sarà una prova sufficiente per dimostrare la continuità dell’assistenza. In questo momento si è in attesa della sanatoria regolarizzazione immigrati 2020, che con molta probabilità, sarà inserita nel decreto Cura Italia bis.

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